È il mese di novembre con giornate abbastanza fredde. Si sfoggiano già i cappotti e sciarpe e guanti, ci si rintana in casa, o nei cinema, o nei pub, o a teatro, ovunque purché non fuori al freddo.
Ma qualche coraggioso temerario sprezzante del freddo e dei rischi annessi e connessi c’è sempre! Trattasi di casi più comuni e normali che rari, di pelle chiara, corporature di varia stazza (da chiodi, a fusti tipo Mastrolindo fino ai meno atletici dediti con più passione e gioia alla pastasciutta e cotechino), armati di occhialini, cuffia e costume da bagno affrontano con ottusa ostinazione e convinzione l’aria umida, pesante e calda della piscina al coperto di Cordenons.
E tra questi fenomeni in ammollo nel cloro non potevamo certamente mancare noi!
Lei c’è sempre, colei che non è mai contenta (è l’onnipresente incarnazione della protesta) e che ha scambiato i bordi della vasca per il salotto di casa. Anche il gigante buono c’è sempre, colui che non conosce ostacoli materiali e da cui tutti teniamo le debite distanze per non subire i danni di uno scontro fisico pesante e violento (riuscirebbe a squarciare e affondare una rompighiaccio russa senza neppure accorgersene). Poi naturalmente ci sono io che esibisco con orgoglio e fierezza il mio “atletico e possente fisico da macho”, una tale consistenza muscolare che all’esposizione della luce che entra dalle vetrate che danno verso il cortile e la piscina esterna, è possibile esaminare il mio apparato scheletrico senza dover effettuare una lastra con apposita apparecchiatura radiografica (e meno male che si usa il costume, certi dettagli vanno esaminati in sede opportuna!). E poi c’è lui, la new entry, l’uomo dalle mille bolle blu! È insuperabile nell’eseguire l’operazione di scambio di ossigeno contro acqua, infatti nell’arco di tre quattro bracciate riesce ad espellere quasi totalmente l’aria incamerata nei polmoni sostituendola con una consistente riserva d’acqua (il fine di tale accumulo risulta recondito allo scrivente). Nell’esecuzione di tale operazione riesce a produrre una quantità tale di bolle d’aria ad alta pressione atmosferica, da trasformare l’impianto sportivo in una grande vasca idromassaggio.
Ma fortunatamente c’è anche chi riesce a controllare e dominare la situazione. Professionale, seria, determinata e sicura di se, toglie i poggioli da poltrona per salotto dal bordo vasca, apre totalmente i rubinetti dell’acqua per mantenere costante il livello nella piscina cercando di imporre di conservare l’aria nei polmoni e subisce con rassegnazione il diluvio generato dalle eliche a piede del gigante buono.
Riesce però a riscattarsi pienamente e prendersi una piccola ma soddisfacente vendetta impartendo vari insegnamenti per le diverse varianti del nuoto: stile libero, dorso, rana, delfino. Spiega con cura e meticolosità come eseguire la bracciata (posizione del palmo della mano, piegamento del gomito, allineamento della mano rispetto alla spalla), come effettuare il movimento con gambe e piedi, come assumere e mantenere una corretta postura con il corpo, come regolare il ritmo della respirazione e coordinarla con il movimento degli arti ed altri aspetti ancora legati alla disciplina del nuoto. Il tutto dedicando sempre l’attenzione nel far acquisire e mantenere una buona tranquillità e sicurezza psicologica nel contatto con l’acqua.
Ha dedicato e profuso e anche richiesto in cambio impegno e serietà, senza far mancare i momenti simpatici e distensivi, facendo conseguire a noi corsisti soddisfacenti risultati, eccellenti per “Mr. Mille bolle blu” che, partito da zero, in questa sua prima esperienza può vantarsi di saper nuotare e aver raggiunto ottimi livelli (Complimenti!).
E meritati e sinceri complimenti e congratulazioni e gratitudine all’istruttrice.
Il nuoto è per eccellenza uno sport completo, cioè un’attività che coinvolge tutto il corpo. Svolto a livello amatoriale risulta molto piacevole, distensivo, benefico e salutare sia per il corpo che per la mente. Non ha età, può essere praticato dai bambini come dagli anziani.
L’acqua a volte è meglio di una medicina o dello psichiatra!
Ci vediamo ad ottobre per un tuffo.
Claudio Quattrin