RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE NEL 2014, PREDISPOSTA DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI – SEZIONE PROVINCIALE DI PORDENONE ONLUS,
NELLA SEDUTA DELL’11 MARZO 2013
Nel 2014 il Consiglio propone il perseguimento degli obiettivi di seguito indicati.
– Promuovere un allargamento della base associativa, cercando di raggiungere tutti i disabili visivi di cui alla legge n. 138/2001, e di riavvicinare quella fascia di iscritti (o di ex iscritti) che, per motivi diversi, si sono allontanati dalla Sezione.
– Incentivare il più ampio coinvolgimento di semplici soci e di collaboratori esterni nelle diverse attività e iniziative sezionali.
– Rendere più incisiva l’azione del sodalizio sull’intero territorio provinciale, con speciale attenzione per i soci anziani o per coloro che non risiedono nel distretto urbano di Pordenone.
– Individuare, promuovere e favorire adeguate forme di aiuto a ciechi o ipovedenti che, per motivi di età o di salute, per la presenza di disabilità aggiuntive o per situazioni di disagio di natura socio-familiare o economica, vivono in situazione di particolare difficoltà e sono più esposti al rischio di emarginazione.
– Sostenere le attività dei “gruppi di lavoro” che sono espressione della base associativa (pari opportunità, barriere architettoniche, cultura, sport e tempo libero ecc.).
– Favorire una ripresa delle attività dei gruppi degli ipovedenti e dei giovani.
– Dare ancora visibilità al lavoro e alle iniziative dell’Unione, favorendo in ogni modo la presenza della Sezione sulla stampa locale.
– Sensibilizzare e informare sulle problematiche della minorazione visiva gli esponenti locali di tutte le forze politiche, i parlamentari e gli uomini di governo.
– Potenziare le collaborazioni in atto con le strutture socio-Sanitarie, gli uffici per l’impiego, le istituzioni scolastiche, l’amministrazione provinciale e i comuni, per renderle sempre meno formali e sempre più incisive, per un miglioramento del livello qualitativo dei servizi forniti ai ciechi e agli ipovedenti dell’intera provincia.
– Sollecitare la più ampia sinergia tra tutti i soggetti pubblici e privati che, a vario titolo e in diversa misura, sono coinvolti nel supporto alle persone con disabilità visive. In tale contesto, si dovrà insistere sulla specificità dell’Unione; e si dovrà pretendere ancora che il ruolo di fondamentale rilievo che la Sezione può svolgere per la soluzione dei problemi dell’educazione, dell’istruzione e dell’inserimento lavorativo dei non vedenti, dell’assistenza socio-sanitaria, delle barriere architettoniche e urbanistiche ecc. venga pubblicamente riconosciuto non solo a parole, come accade più di qualche volta, ma anche nei fatti.
– Mantenere viva la preziosa sinergia in atto con l’A.N.M.I.L. di Pordenone. Ricercare, sviluppare o valorizzare utili forme di collaborazione anche con altre organizzazioni di o per persone diversamente abili.
– Approfondire con tutte le strutture pubbliche e private competenti la complessa problematica dell’individuazione di nuove opportunità di impiego per i non vedenti e gli ipovedenti, con speciale riguardo per i portatori di minorazioni aggiuntive, della riabilitazione e del reinserimento occupazionale (e/o sociale) di coloro che perdono la vista in età adulta.
– Migliorare gli interventi di sostegno socio-educativo scolastico ed extra-scolastico; rafforzare i servizi di aiuto alla persona e favorire l’attivazione e lo sviluppo di specifici interventi di orientamento, mobilità e autonomia personale.
– Proseguire tutte le altre attività e le iniziative che fanno capo alla Presidenza o alle strutture operative sezionali, tra le quali:
– i servizi di accompagnamento, informazione, assistenza e consulenza ecc., con cui si cerca di soddisfare le richieste di chiunque abbia problemi di vista, anche se non iscritto all’Unione;
– l’impegno profuso per aiutare alcuni soci ad acquisire o a recuperare consapevolezza delle proprie potenzialità, fiducia in se stessi, autonomie e professionalità, per poter uscire dall’isolamento, per poter ricominciare una vita attiva e dignitosa o per essere in grado di intraprendere un percorso in vista di un adeguato inserimento lavorativo.
Nel 2014 il Consiglio intende promuovere, sostenere o riproporre, secondo i casi:
– le iniziative destinate a favorire la pratica di attività motorie e una migliore fruizione del tempo libero da parte dei soci, con speciale attenzione per i più giovani;
– gli interventi di alfabetizzazione informatica;
– le attività di formazione e di aggiornamento degli operatori impiegati negli interventi di sostegno e di aiuto alla persona;
– i servizi informativi disponibili sulle pagine del sito web della Sezione, all’indirizzo www.uicpordenone.org;
– i servizi di registrazione, di cessione in lettura di opere registrate, di trascrizione e di stampa in braille; gli altri servizi, le produzioni e le iniziative culturali organizzate a cura della Biblioteca del Libro Parlato “Marcello Mecchia”;
– le iniziative più qualificanti realizzate nel recente passato in collaborazione con le sezioni di Pordenone dell’U.N.I.Vo.C. e dell’I.Ri.Fo.R. nel quadro delle attività di sostegno socio-educativo. Ci si riferisce soprattutto agli incontri di formazione e di aggiornamento destinati ai volontari e ai genitori, alla settimana di soggiorno estivo riservata a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, al soggiorno mirato per non vedenti e ipovedenti adulti, alle esperienze sulla neve nel periodo invernale.
Per il raggiungimento di questi obiettivi si confida di poter contare ancora sulla dedizione dei dirigenti, del personale dipendente, degli educatori e degli altri operatori impegnati nelle attività di sostegno, dei volontari che aiutano la Sezione nella gestione degli uffici e della Biblioteca, degli altri collaboratori esterni e dell’U.Ni.Vo.C. Tuttavia, i risultati che sarà possibile ottenere dipenderanno in grande misura dalle risorse finanziarie che saranno a disposizione. Il Consiglio dovrà individuare i canali più idonei ad assicurare le entrate necessarie e dovrà usare, se possibile, ancora maggiore oculatezza e prudenza nella loro gestione, nella speranza che le crescenti difficoltà derivanti dalla crisi economica e dai tagli della spesa pubblica non costringano a compiere scelte pesanti o non impongano anche rinunce dolorose. In ogni caso, tutti i dirigenti, il personale e i collaboratori continueranno a rimboccarsi le maniche e, come sempre, ciascuno farà la propria parte per evitarlo. E ci si augura che tutti gli iscritti, ai quali la Sezione non è abituata a chiedere nulla se non il regolare versamento della quota associativa, nel momento del bisogno non resteranno insensibili anche ad una eventuale richiesta di un aiuto economico, anche modesto e in sé quasi insignificante, ma pur sempre molto prezioso per la causa comune.
Per il Consiglio il Presidente
Prof. Luciano Missio