RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE NEL 2013, PREDISPOSTA DAL CONSIGLIO DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI – SEZIONE PROVINCIALE DI PORDENONE ONLUS, NELLA SEDUTA DEL 15 marzo 2012
OBIETTIVI GENERALI
– Promuovere un allargamento della base associativa, cercando di raggiungere tutti i disabili visivi di cui alla legge n. 138/2001, e riavvicinare quella fascia di iscritti (o di ex iscritti) che, per motivi diversi, si sono allontanati dalla Sezione.
– Incentivare il più ampio coinvolgimento di semplici soci e di collaboratori esterni nelle diverse attività e iniziative sezionali.
– Rendere più incisiva l’azione del sodalizio sull’intero territorio provinciale, con speciale attenzione per i soci anziani o per coloro che non risiedono nel distretto urbano di Pordenone.
– Individuare, promuovere e favorire adeguate forme di aiuto di ciechi o ipovedenti che, per motivi di età o di salute, per la presenza di disabilità aggiuntive o per situazioni di disagio di natura socio-familiare o economica, vivono in situazione di particolare difficoltà e sono maggiormente a rischio di emarginazione.
– Sostenere le attività dei “gruppi di lavoro” che sono espressione della base associativa (pari opportunità, barriere architettoniche, cultura, sport e tempo libero ecc.).
– Favorire una ripresa delle attività dei gruppi degli ipovedenti e dei giovani.
– Dare ancora visibilità al lavoro e alle iniziative dell’Unione, favorendo in ogni modo la presenza della Sezione sulla stampa locale.
– Sensibilizzare e informare sulle problematiche della minorazione visiva gli esponenti locali di tutte le forze politiche, i parlamentari e gli uomini di governo.
– Potenziare le collaborazioni in atto con le strutture socio-Sanitarie, gli uffici per l’impiego, le istituzioni scolastiche, l’amministrazione provinciale e i comuni, per renderle sempre meno formali e sempre più incisive, per un miglioramento del livello qualitativo dei servizi forniti ai ciechi e agli ipovedenti dell’intera provincia.
– Sollecitare la più ampia sinergia tra tutti i soggetti pubblici e privati che, a vario titolo e in diversa misura, sono coinvolti nel supporto alle persone con disabilità visive. In tale contesto, si dovrà insistere sulla specificità dell’Unione; e si dovrà pretendere ancora che il ruolo di fondamentale rilievo che la Sezione può svolgere per la soluzione dei problemi dell’educazione, dell’istruzione e dell’inserimento lavorativo dei non vedenti, dell’assistenza socio-sanitaria, delle barriere architettoniche e urbanistiche ecc. venga pubblicamente riconosciuto non solo a parole, come accade più di qualche volta, ma anche nei fatti.
– Mantenere viva la preziosa sinergia in atto con l’A.N.M.I.L. di Pordenone. Ricercare, sviluppare o valorizzare utili forme di collaborazione anche con altre organizzazioni di o per persone diversamente abili.
– Riportare in primo piano la complessa problematica dell’individuazione di nuove opportunità di impiego per i non vedenti e gli ipovedenti, con speciale riguardo per i portatori di minorazioni aggiuntive, e della riabilitazione e del reinserimento occupazionale (e/o sociale) di quanti perdono la vista in età adulta.
– Migliorare gli interventi di sostegno socio-educativo scolastico ed extra-scolastico; rafforzare i servizi di aiuto alla persona e favorire l’attivazione e lo sviluppo di specifici interventi di orientamento, mobilità e autonomia personale.
– Proseguire tutte le altre attività e iniziative che fanno capo alla Presidenza o alle strutture operative sezionali, tra le quali:
– i servizi di accompagnamento, informazione, assistenza e consulenza ecc., con cui si cerca di soddisfare le richieste di chiunque abbia problemi di vista, anche se non iscritto all’Unione;
– l’impegno profuso per aiutare alcuni soci ad acquisire o a recuperare consapevolezza delle proprie potenzialità, fiducia in se stessi, autonomie e professionalità, per poter uscire dall’isolamento, per poter ricominciare una vita attiva e dignitosa o per essere in grado di intraprendere un percorso in vista di un adeguato inserimento lavorativo;
Nel 2013 il Consiglio intende promuovere, sostenere o riproporre, secondo i casi:
– le iniziative destinate a favorire la pratica di attività motorie e una migliore fruizione del tempo libero da parte dei soci, con speciale attenzione per i più giovani;
– gli interventi di alfabetizzazione informatica;
– le attività di formazione e di aggiornamento degli operatori impiegati negli interventi di sostegno e di aiuto alla persona;
– i servizi informativi disponibili sulle pagine del sito web della Sezione, all’indirizzo www.uicpordenone.org;
– i servizi di registrazione, di cessione in lettura di opere registrate, di trascrizione e di stampa in braille; gli altri servizi, le produzioni e le iniziative culturali organizzate a cura della Biblioteca del Libro Parlato Marcello Mecchia;
– le iniziative più qualificanti realizzate nel recente passato in collaborazione con le sezioni di Pordenone dell’U.N.I.Vo.C. e dell’I.Ri.Fo.R. nel quadro delle attività di sostegno socio-educativo. Ci si riferisce soprattutto agli incontri di formazione e di aggiornamento destinati ai volontari e ai genitori, alla settimana di soggiorno estivo riservata a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, al soggiorno mirato per non vedenti e ipovedenti adulti, alle esperienze sulla neve nel periodo invernale.
Per il raggiungimento di questi obiettivi si confida di poter contare ancora sulla dedizione dei dirigenti, del personale dipendente, degli educatori e degli altri operatori impegnati nelle attività di sostegno, dei volontari che aiutano la Sezione nella gestione degli uffici e della Biblioteca, degli altri collaboratori esterni e dell’U.Ni.Vo.C. Tuttavia, i risultati che sarà possibile ottenere dipenderanno in grande misura dalle risorse finanziarie che saranno a disposizione. Il Consiglio dovrà individuare i canali più idonei ad assicurare le entrate necessarie e dovrà usare, se possibile, ancora maggiore oculatezza e prudenza nella loro gestione, nella speranza che le crescenti difficoltà derivanti dalla crisi economica e dai tagli della spesa pubblica non costringano a compiere scelte pesanti o non impongano anche rinunce dolorose. In ogni caso, tutti i dirigenti, il personale e i collaboratori si rimboccheranno le maniche e ciascuno farà la propria parte per evitarlo. E ci si augura che tutti gli iscritti, ai quali la Sezione non è abituata a chiedere nulla se non il regolare versamento della quota associativa, nel momento del bisogno non resteranno insensibili anche ad una eventuale richiesta di un piccolo sostegno economico.
PER IL CONSIGLIO
IL PRESIDENTE
Prof. Luciano Missio
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