RELAZIONE SULL’ATTIVITA’ DA SVOLGERE NEL 2011, PREDISPOSTA DAL CONSIGLIO DELLA SEZIONE PROVINCIALE DI PORDENONE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS NELLA SEDUTA DEL 05 OTTOBRE 2010
Cari amici,
la nostra Sezione, che da quest’anno è finalmente iscritta all’anagrafe regionale delle Organizzazioni non Lucrative di Utilità Sociale, è obbligata anche per legge a dotarsi di un apposito piano di lavoro annuale, accompagnato e completato da un coerente piano finanziario che trova espressione e sintesi operativa nel bilancio di previsione. I due documenti che li contengono, preparati a cura del Consiglio Direttivo, devono essere sottoposti al giudizio e al voto dei soci. Vi presentiamo dunque la nostra proposta programmatica per il 2011.
Come sempre, anche per lasciare il più ampio spazio al dibattito assembleare, in questa sede non parleremo del lavoro ordinario che dovrà essere svolto con la consueta diligenza e non scenderemo nei dettagli. Ci limiteremo invece a indicare in forma molto schematica i settori di attività, gli aspetti e le problematiche a cui bisognerà dedicare maggiore attenzione e i principali obiettivi che sarà necessario perseguire in modo più specifico individuando e realizzando, nei limiti del possibile, azioni e iniziative mirate.
Elenchiamo di seguito i principali obiettivi da perseguire nel 2011.
– Promuovere un allargamento della base associativa, individuando forme idonee a raggiungere anche gli ipovedenti con visus residuo compreso tra 1/10 e 2/10 o campo visivo compreso tra 10% e 30%). Riavvicinare quegli iscritti (o ex iscritti) che, per motivi diversi, in tempi più o meno recenti si sono allontanati dalla Sezione.
– Favorire la più ampia partecipazione di semplici soci e di collaboratori esterni.
– Svolgere un’azione più incisiva ed efficace sull’intero territorio provinciale.
– Accrescere l’attenzione verso i soci anziani o che non risiedono nel circondario di Pordenone e cercare di coinvolgerli con maggiore frequenza nelle diverse attività sezionali.
– Favorire l’individuazione e la realizzazione di adeguate forme di aiuto nei confronti di quei ciechi o ipovedenti che si trovino in particolari difficoltà perché più anziani, per la precarietà del loro stato di salute, per la presenza di disabilità aggiuntive o per situazioni di disagio di natura socio-familiare o economica.
– Sostenere le attività e le iniziative dei “gruppi di lavoro” che operano all’interno della Sezione come espressione della base associativa (pari opportunità, barriere architettoniche, cultura, sport e tempo libero, ecc.).
– Dare nuovo impulso alla ripresa del lavoro dei gruppi degli ipovedenti e dei giovani.
– Rinnovare la collaborazione con la Sezione di Pordenone dell’I.Ri.Fo.R.
– Dare ulteriore visibilità alle attività e alle iniziative dell’Unione, curando bene i rapporti con la stampa e con gli altri media locali.
– Mantenere le collaborazioni in atto con le strutture socio-sanitarie, con gli uffici del lavoro, con le istituzioni scolastiche, con l’amministrazione provinciale e con quelle comunali, cercando di migliorare quegli aspetti che appaiono ancora carenti in modo da renderle sempre meno formali e sempre più incisive, in vista di un sostanziale miglioramento della qualità dei risultati che ne possono scaturire.
– Sollecitare la più ampia sinergia tra tutti i soggetti pubblici e privati che si occupano dei problemi dei ciechi e degli ipovedenti della provincia. In tale contesto, si dovrà rivendicare ancora la specificità dell’Unione presso tutte le istituzioni pubbliche; e bisognerà insistere nel pretendere che il ruolo di fondamentale rilievo che la nostra Sezione può svolgere per la soluzione dei problemi dell’educazione, dell’istruzione e dell’inserimento lavorativo dei non vedenti, dell’assistenza socio-sanitaria, delle barriere architettoniche e urbanistiche ecc. venga pubblicamente riconosciuto non solo a parole, come accade più di qualche volta, ma anche nei fatti.
– Rafforzare la proficua sinergia già in atto con l’A.N.M.I.L. di Pordenone. Ricercare, sviluppare o valorizzare utili forme di collaborazione anche con altre organizzazioni di o per disabili.
– Riportare in primo piano la complessa problematica dell’individuazione di nuove opportunità di impiego dei giovani non vedenti o ipovedenti e del reinserimento occupazionale di coloro che perdono la vista in età adulta.
Nel 2011 il Consiglio intende potenziare le attività e gli interventi di sostegno socio-educativo scolastico ed extra-scolastico; e si propone di rafforzare i servizi di aiuto alla persona e favorire l’attivazione e lo sviluppo di specifici interventi di orientamento, mobilità e autonomia personale.
Si tratta delle svariate forme di supporto che la nostra Sezione è in grado di offrire principalmente a giovani ciechi e ipovedenti della provincia (e, in qualche caso, di province limitrofe) ma anche a ciechi o ipovedenti adulti, di solito in regime di convenzione o comunque in stretta collaborazione con i servizi sociali dei Comuni e/o con le strutture dell’Azienda Sanitaria.
Com’è noto, noi ci siamo sempre occupati di queste problematiche e, dando priorità agli interventi di supporto in favore dell’educazione e dell’integrazione scolastica dei nostri ragazzi, a partire dal 2001 abbiamo seguito anche direttamente, con operatori da noi formati e compensati, un numero crescente di giovani. Dal 2005 tutte le attività di sostegno promosse e realizzate dalla nostra Sezione vengono coordinate da un organismo tecnico che oggi è composto dal Presidente, dalla vice-Presidente, da un libero professionista esperto in materia di orientamento, mobilità e autonomia personale dei non vedenti, da una psicologa e dalla figura incaricata del coordinamento del gruppo degli educatori. L’esperienza maturata in questi anni, i risultati raggiunti e, da ultimo, l’accreditamento tra gli organismi ammessi alla prestazione dei servizi previsti dall’art. 6 della L. R. n. 41/1996 nel territorio dell’Ambito Distrettuale Urbano di Pordenone, finalmente ottenuto nel 2009, ci incoraggiano a proseguire su questa strada.
Fino a prova contraria, oggi soltanto la nostra Unione è in grado di individuare, di mobilitare e di coordinare tutte le sinergie e le risorse umane e materiali che dovrebbero essere attivate per garantire ai ciechi e agli ipovedenti della provincia un sostegno a 360 gradi, capace cioè di rispondere in maniera equilibrata a ognuna delle loro diverse esigenze educative, formative, riabilitative e di aiuto personale; e soltanto la nostra Unione è attrezzata per fornire un supporto diretto che mette a disposizione non tanto la persona di un operatore, più o meno qualificato, quanto un’intera struttura specializzata. Per questa ragione, come già fatto nel 2010, ci proponiamo di lavorare ancora affinché anche ai disabili della vista che risiedono nei comprensori degli altri quattro ambiti della provincia e alle loro famiglie sia data la possibilità, se lo desiderano, di rivolgersi direttamente alla nostra organizzazione secondo modalità analoghe a quelle previste, per l’Ambito di Pordenone, dal regime di accreditamento.
Nel 2011 dovranno inoltre proseguire tutte quelle altre attività e iniziative che fanno capo alla Presidenza o alle nostre strutture operative e che sono ormai entrate nella routine degli impegni sezionali o stanno assumendo un rilievo sempre più significativo. Ci riferiamo in modo particolare:
– ai servizi di accompagnamento, di informazione, di assistenza e di consulenza, ecc., con cui cerchiamo di venire incontro alle richieste di chiunque abbia problemi di vista, anche se non iscritto all’Unione;
– al sostegno di carattere tecnico, psicologico e talvolta anche economico di alcuni soci, che stiamo aiutando in prima persona ad acquisire o a recuperare consapevolezza delle proprie potenzialità, fiducia in se stessi, autonomie, competenze e professionalità affinché possano, secondo i casi, uscire dall’isolamento, ricominciare una vita attiva e dignitosa o intraprendere un percorso in vista di un adeguato inserimento lavorativo. I soci a cui cerchiamo di venire incontro o che meriterebbero la nostra attenzione non sono pochi, specie se si tiene conto del numero degli iscritti alla Sezione e soprattutto se si considera che numerose situazioni, di cui in qualche caso ci siamo per altro occupati in passato, restano purtroppo fuori dalla nostra portata;
– alle attività di informazione, di consulenza, di sensibilizzazione, di formazione e di aggiornamento realizzate a cura dei già citati gruppi di lavoro per le pari opportunità e degli ipovedenti. Il primo, dopo avere completato il suo riassetto organizzativo, ha ripreso a lavorare regolarmente e, partendo dai consueti incontri mensili presso la sede sociale, potrà senz’altro offrire di nuovo un contributo molto utile. Il secondo potrà rappresentare ancora una delle strutture portanti della Sezione soltanto se saprà ritrovare la propria identità, una guida motivata e una adeguata capacità propositiva e realizzativa.
Dovranno essere opportunamente sostenute, infine:
– le iniziative destinate a favorire la pratica di attività motorie e ad accrescere le opportunità di fruizione del tempo libero da parte dei soci, con una speciale attenzione per i più giovani;
– le attività di alfabetizzazione informatica; queste ultime potranno essere realizzate in collaborazione con l’U.Ni.Vo.C. o con l’I.Ri.Fo.R. e approfittando anche della disponibilità della giovane socia laureata ed esperta nel settore alla quale, grazie a una speciale convenzione con l’azienda presso cui lavora, è stata concessa la possibilità di dedicare alla Sezione una piccola parte del proprio orario di servizio;
– le attività di formazione e di aggiornamento degli operatori impiegati nelle attività di sostegno e di aiuto alla persona;
– i servizi informativi disponibili sulle pagine del nostro sito web, all’indirizzo www.uicpordenone.org;
– i servizi di registrazione, di cessione in lettura di opere registrate, di trascrizione e di stampa in braille, gli altri servizi, le produzioni e le numerose iniziative culturali organizzate a cura della Biblioteca del Libro Parlato Marcello Mecchia.
Il Centro, che è una delle più belle tra le nostre realtà, dal 2007 è rappresentato nella “Conferenza dei Sistemi Bibliotecari” regionali; e oggi, nonostante le sue piccole dimensioni, è riconosciuto come “Biblioteca di interesse regionale”. Noi crediamo che il favore che esso incontra presso gli amministratori locali sia dovuto non solo alla rilevanza sociale dei bisogni che contribuisce a soddisfare e alla qualità delle iniziative che riesce a realizzare, ma anche alla sua capacità di lavorare con umiltà e di crescere un passo alla volta, con i piedi saldamente piantati per terra e soprattutto facendo buon uso dei mezzi finanziari che vengono messi a sua disposizione.
Purtroppo quest’anno le risorse pubbliche destinate alla Biblioteca sono diminuite soprattutto a causa della sensibile riduzione, per altro preannunciata, del contributo erogato dall’Ente Regione. Le prospettive per il 2011 non sono incoraggianti; tanto più che, salvo sviluppi favorevoli su cui al momento non vale la pena farsi troppe illusioni, anche il piccolo aiuto di 1.500 euro che abbiamo ricevuto negli ultimi tre anni dal Comune di Pordenone verrà a mancare, poiché la speciale convenzione che lo prevede scadrà il 31 dicembre e, per ora, non sappiamo se e in quale misura riusciremo ad ottenere una sua rinegoziazione. Per parte nostra esperiremo ogni tentativo non soltanto per ripristinare e magari anche per far elevare un poco il sostegno, ma anche per ridefinire meglio il rapporto e il quadro di collaborazione tra la nostra Biblioteca e la Biblioteca Civica di Pordenone.
Nel contesto delle attività di sostegno socio-educativo, e ancora una volta in stretta collaborazione con le nostre sezioni dell’I.Ri.Fo.R. e dell’U.Ni.Vo.C., si dovrà fare il possibile per riproporre le iniziative più qualificanti degli ultimi cinque anni. Ci riferiamo soprattutto agli incontri di formazione e di aggiornamento destinati ai volontari e ai genitori, alla settimana di soggiorno estivo riservata a bambini e ragazzi ciechi e ipovedenti, al soggiorno mirato riservato a non vedenti o ipovedenti adulti, alle esperienze sulla neve nel periodo invernale.
I risultati che potranno essere raggiunti nel perseguimento degli obiettivi appena riassunti dipendono in gran parte dalla quantità di risorse finanziarie che potranno affluire alla Sezione. Il Consiglio dovrà individuare i canali più idonei ad assicurare le entrate necessarie, tenendo conto che le crescenti difficoltà dovute alla crisi economica e ai tagli della spesa pubblica si faranno certamente sentire; e dovrà usare la massima oculatezza e prudenza nella gestione delle risorse.
Abbiamo comunque la certezza di poter confidare come sempre sulla dedizione e sull’impegno di tutti i dirigenti, del personale dipendente, degli educatori e degli operatori impegnati nelle attività di sostegno, dei volontari che ci aiutano nella gestione degli uffici e della Biblionastroteca, degli altri collaboratori esterni e, non da ultimo, dell’U.Ni.Vo.C. Con il prezioso aiuto di tutti questi collaboratori e con l’appoggio indispensabile dei soci, la Sezione potrà certamente proseguire la sua navigazione e affrontare con sicurezza tutte le insidie che inevitabilmente incontrerà nel difficile percorso che ancora la attende.
PER IL CONSIGLIO
IL PRESIDENTE
Prof. Luciano Missio
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