L’ipovisione è una riduzione significativa della funzione visiva che non può essere del tutto corretta da occhiali ordinari, da lenti a contatto, dal
trattamento medico e/o dalla chirurgia. Può essere più o meno grave, a seconda della patologia e del campo visivo residuo. Per definizione, la persona ipovedente presenta un visus corretto inferiore ai 3/10 e/o un campo visivo alterato. L’ipovisione interessa la popolazione di tutte le età anche se sono gli anziani i più colpiti.
Ha effetto sulle normali attività quotidiane come la lettura, la scrittura, il lavoro, l’autonomia domestica, la deambulazione.
Gli ipovedenti hanno bisogno di caratteri di lettura ingranditi (almeno corpo 16), contrasto cromatico adeguato e particolari condizioni di luce e segnalazioni in determinate situazioni. Anche chi vede bene, molto spesso, ha bisogno di particolari accorgimenti per distinguere pali, gradini, insegne stradali, avvisi a display. Ecco quindi che condizioni ideali per una corretta ed efficace visione diventano una necessità collettiva per l’intera società, ciascuno nella propria quotidianità.
Recenti dati Istat stimano in 1.200.000 le persone ipovedenti nel nostro paese.
Dal 2005 la nostra Associazione tutela ufficialmente anche questa fascia d’utenza, cercando di rispondere alle esigenze e ai bisogni specifici e di mettere a disposizione informazioni adeguate e strumenti utili.