Il Lions club Pordenone Naonis ha appena attivato: IL TRAINING DI AUTONOMIA PER PERSONE CON DISABILITÀ VISIVA. Questa attività è nata in sostituzione di un progetto pensato negli anni scorsi, che aveva l’obiettivo di donare un cane a una persona non vedente. Dalle ultime indagini, il club si è reso conto che questa donazione non era in sintonia con i bisogni delle persone non vedenti della provincia di Pordenone. Dall’analisi dei bisogni, effettuata dalla presidente Daniela Floriduz dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus di Pordenone, emerge, infatti, che l’ausilio del cane può diventare anche un limite per le persone non vedenti di Pordenone sia perché vivono, in modo autonomo, in appartamenti piccoli e sia perché la gestione implica tempo, impegno e cura costante da dedicare all’animale. Mancando le richieste per adottare un cane che aiuti le persone non vedenti, e considerando che, attualmente, nella provincia di Pordenone sono presenti 12 bambini con disabilità visiva, si è ritenuto opportuno avviare un nuovo progetto Lions, per offrire a questi bambini un training, gestito da un formatore specializzato, che permetta di far apprendere strategie e tecniche specifiche per sviluppare l’autonomia personale e la capacità di orientamento spaziale, che sono le abilità pregiudicate dalla cecità e dall’ipovisione. Attraverso questo service, intendiamo portare avanti quella che per noi Lions è la principale missione, ovvero includere programmi a favore della vista, come promesso nel 1925 alla scrittrice, attivista e insegnante statunitense, sordo-cieca, Helen Keller, accettando di divenire cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre. Il Lions club Pordenone Naonis ha voluto così porre l’attenzione sull’infanzia offrendo un progetto di supporto ai bambini e alle famiglie stesse. Il training di autonomia, quindi, è una proposta educativa e riabilitativa rivolta inizialmente a sei bambini con disabilità visiva del territorio pordenonese, di età dai 5 ai 10 anni, con l’obiettivo di far acquisire, in modo individuale, la sicurezza, l’indipendenza e la capacità di affrontare con competenza situazioni ed ambienti conosciuti e sconosciuti. Ci si propone di fornire indicazioni tecniche sull’uso degli ausili, suggerimenti per ottimizzare le prestazioni, riferimenti concettuali per la comprensione dell’ambiente, modelli educativi per la gestione delle relazioni sociali. Siamo conviti che questo “service d’autonomia per bambini con disabilità visive” sia fondante per far loro scoprire il mondo con meraviglia. È un nostro compito, come affermava Rachel Carson, garantire a tutti i bambini di vivere il piacere dello stupore: “Se un bambino deve tenere vivo il suo senso innato di meraviglia, ha bisogno della compagnia di almeno un adulto con cui condividerla, riscoprendo con lui la gioia, l’eccitazione e il mistero del mondo”. We serve!
Silvia Masci