Storia del bastone bianco
Il 15 ottobre di ogni anno ricorre la “Giornata Mondiale del Bastone Bianco”. L’art. 191 del Codice della Strada attribuisce ai disabili visivi, muniti di bastone bianco, la precedenza assoluta negli attraversamenti anche dove non vi sono strisce pedonali. Si tratta di uno strumento semplice ma indispensabile nella mobilità di ciechi ed ipovedenti. E’ un inseparabile ausilio per la autonomia e libertà, e rappresenta un segnale per gli automobilisti i quali sono tenuti a prestare attenzione.
Meno nota e fluida appare sicuramente la sua storia. Da sempre il bastone, non sempre bianco, è stato utilizzato dai ciechi di ogni tempo per identificare ed evitare gli ostacoli durante il loro cammino. In tal senso numerose sono le testimonianze letterarie ed iconografiche nel corso della storia. Il merito però di aver compreso l’importanza e l’efficacia della colorazione bianca è rivendicato dagli inglesi, dagli americani, ma soprattutto dai francesi. I primi riferiscono come il fotografo di Bristol James Biggs, nel 1921, dopo aver perso la vista per un incidente stradale, avrebbe deciso di colorare di bianco il proprio bastone allo scopo di renderlo maggiormente appariscente durante gli attraversamenti. La sua intuizione tuttavia non ebbe grande seguito se non a livello locale. Le medesime considerazioni possono valere per l’americano George Bonham il quale, nel 1930, pare si sia attivato per sensibilizzare i LIONS CLUBS sull’opportunità di distribuire bastoni bianchi ai ciechi della città di Peoria nello stato dell’Illinois. Ben di più fece invece, almeno per la pubblicizzazione dello strumento, la nobildonna parigina Guilly D’Herbemont(1893-1992). Essa pare abbia preso spunto dal colore delle palette utilizzate dai vigili urbani della capitale francese. “Se tutte le auto”, pensò, “notano anche da lontano i segnali delle guardie, e li rispettano, sarebbe certamente utile dotare i non vedenti di bastoni bianchi ben evidenti”. Così la D’Erbemont realizzò, nel 1931, cinquemila copie dell’ausilio, e li distribuì gratuitamente ad altrettanti ciechi. Il successo fu immediato e l’uso Delbastone bianco si diffuse rapidamente in tutto il mondo.