Dal 16 al 18 settembre, presso i locali della Banca Etica di Pordenone,
ha avuto luogo un’esperienza multisensoriale al buio, che ha riscontrato
un notevole successo di pubblico, suscitando dibattito, emozioni e
apprezzamenti. Pubblichiamo il commento di Franca Benvenuti, che ha
anche scattato delle foto per documentare l’iniziativa e che ringraziamo
vivamente. Un grazie anche alla Banca Etica, per aver messo a
disposizione i locali senza oneri per noi. L’auspicio è di proseguire
queste iniziative nelle scuole e di coinvolgere un pubblico sempre più
vasto e partecipe.
Daniela Floriduz e Luisa Gasparotto.
——– Messaggio Inoltrato ——–
LETTURE AL BUIO: ci sono esperienze nella vita che a fatica si riescono
a tradurre in parole…e quella che ho fatto questa mattina, presso la
sede della Banca Etica di Pordenone, è una di queste. Su invito della
mia cara amica Daniela Floriduz, presidente della sezione provinciale di
Pordenone dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, ho vissuto
l’esperienza tattile sinestesica di toccare degli oggetti evocati da una
lettura al buio, senza poter utilizzare il senso della vista.
Bendata sono stata accompagnata in una stanza per ascoltare la lettura
in braille da parte di Daniela di una pagina del romanzo di Emile Zola
“Il Ventre di Parigi” dove si descrive in modo molto suggestivo la
stanza di Augustine. Durante l’ascolto dovevo toccare e, in qualche caso
anche odorare, gli oggetti evocati nella lettura ( un vecchio tavolo, un
vestito appeso ad un chiodo, un libro, una scatola con un profumo di
gelsomino, delle forcine, una scatola con dentro dei bottoni, dei pezzi
di stoffa, delle caramelle, un letto in ferro battuto, vecchie sedie
impagliate ed altro ancora. La mia mano scivolava sulla superficie degli
oggetti (tatto), il mio naso coglieva dei profumi (odorato) ed ero
estremamente tesa nello sforzo di raffigurarmi quello che stavo
ascoltando (udito). Mi muovevo a tastoni in quel buio totale, avevo la
sensazione di trovarmi in un ambiente molto piccolo e che gli oggetti
fossero accatastati uno sull’altro… grande sorpresa quindi quando, alla
fine del percorso, Daniela pronunciando un magico “fiat lux” mi ha fatto
togliere la benda,… la stanza mi è apparsa molto più grande di come me
l’ero immaginata e i vari oggetti erano disposti in modo ordinato. Anche
se per breve tempo, privata della vista, ho potuto immedesimarmi nella
condizione di chi non vede e devo dire che l’esperienza è stata di
grande impatto emotivo, non solo per me ma anche per le altre persone
che si trovavano con me.
Grazie a Daniela e ai suoi collaboratori per aver realizzato questa
straordinaria esperienza che, a mio modesto parere, avrebbe potuto
rientrare a pieno titolo nella manifestazione di pordenonelegge come un
vero e proprio evento.