DAL GAZZETTINO DI LUNEDI’ 6 AGOSTO 2007-
Nei giorni scorsi, alla fine di luglio, un gruppo di 11 ragazzi non vedenti e ipovedenti residenti in provincia ha partecipato a un soggiorno estivo a Caorle. I giovani, tra i 10 e i 19 anni, hanno apprezzato in modo entusiastico l’esperienza, giunta ormai alla seconda edizione. Tra loro si respirava un’atmosfera di complicità e di affiatamento merito dell’animazione e aggregazione messa in atto dalle volontarie dell’Univoc (Unione Nazionale Italiana Volontari pro Ciechi) e dagli educatori (tra cui, per la prima volta, una stagista del Liceo Majorana di Pordenone), che hanno affiancato i ragazzi a tempo pieno nel corso dell’intera settimana. Non solo vacanze, spiaggia, mare e sole: i due istruttori di mobilità, orientamento e autonomia personale (Corrado Bortolin e Gianni Vitiello) hanno avuto modo di lavorare con i ragazzi al fine di potenziare le abilità nella strutturazione di percorsi, nell’acquisizione delle tecniche di utilizzo funzionale di strumenti per la mobilità quali il bastone bianco o lo sfruttamento del residuo visivo, nell’affinamento delle abilità manuali in vista del raggiungimento o del miglioramento di competenze nella gestione autonoma della propria persona. Il soggiorno estivo ha permesso inoltre ai ragazzi di confrontare le loro esperienze di vita. Ciò si è rivelato assai stimolante. Di qui il valore socializzante di questi soggiorni estivi, dai quali anche le famiglie ricavano opportunità di conoscenza reciproca, di mutuo aiuto e di supporto. L’Unione italiana ciechi si augura di realizzare l’iniziativa anche per l’estate 2008: «Vorremmo ringraziare la Regione che – ricorda Daniela Floriduz, responsabile dell’Istruzione – sulla base di un progetto formulato ha in gran parte finanziato questo progetto, la cui realizzazione è stata resa possibile anche grazie al supporto organizzativo e economico dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Pordenone, che a sua volta si è avvalsa di contributi assicurati dall’Azienda Sanitaria e da alcuni Comuni, sempre disponibili e collaborativi e dalla Sezione di Pordenone dell’IRiFoR (Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione) Onlus».